1. Chiudi Facebook
2. Lavati le ascelle e vestiti caldo e comodo
3. Lavati i denti e metti lo spazzolino in uno zainetto
4. Sali sulla tua macchina e metti in moto; imposta il navigatore su "Roverino Ventimiglia" (se non hai una macchina, cerca BlaBla car o treno. Qualcuno ce la fa anche a piedi...)
5. Guida senza distrarti, specialmente entrando in Ventimiglia (nelle ultime settimane non poche persone sono state investite sull'autostrada lì)
6. Lascia la macchina nel posteggio di fronte alla chiesa di Sant'Antonio
7. Avvicinati alla cancellata che sta a destra della chiesa e chiedi cortesemente di aprirti
8. Entra e dirigiti nella stanza attigua alla cucina
9. Conosci i volontari: i loro nomi, le loro storie, i loro sguardi
10. Guardati attorno: probabilmente qualche bambino ti salirà in braccio con una foga che il tuo pregiudizio non potrà placcare. Qualcun altro ti mostrerà con un disegno quel che
non riesce a dirti nella tua lingua, e una signora sull'uscio sorriderà guardando il suo bambino farti i dispettini o addormentarsi in braccio a te.
Compiute tutte queste azioni in sequenza esatta, le opzioni sono due:
A. Aprirai Facebook per scrivere le stesse cazzate che scrive l'80% degli italiani su furti e stupri e apocalissi xenofobe, nel qual caso ti consiglio di prendere un coltellino di ceramica
e privarti di tutti i sensi (cavati gli occhi, mutilati le orecchie e le mani, tagliati la lingua), perché evidentemente non solo non ti servono ma danneggiano chi ti sta intorno
B. Scoprirai finalmente chi sono i migranti, e il tuo cuore si appassionerà alle loro storie e al loro destino e non potrai far altro che pensarci in continuazione col cuore e la mente che
esplodono alla ricerca di soluzioni. Prolungare quegli abbracci diventerà letteralmente un tuo sogno notturno, ti ammalerai di amor di umanità e ti crolleranno tutte le certezze e
ambizioni, e quando ti verrà la febbre e la tremarella, quello sarà il momento di rimboccarti le maniche e unirti a una delle tante associazioni che in Italia tentano un'utopia con forza di
titani: quella dell'integrazione AFFETTIVA prima che economica.
Welcome to the jungle
Margherita
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Carlotta (giovedì, 27 ottobre 2016 09:07)
❤️
Stefania (giovedì, 27 ottobre 2016 13:02)
Ecco. Non smettiamo di dirlo e di amarli. Ovunque siamo, ovunque li incontriamo.
Miriam (giovedì, 27 ottobre 2016 18:57)
E mille volte ancora si sorriderà abbracciando un bambino
Warner Castillo (mercoledì, 01 febbraio 2017 16:35)
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